I Medici
2016 - In Lavorazione - 3 Stagioni - 60 min
Cast
Guido Caprino, Richard Madden, Stuart Martin, Tatjana Nardone, Annabel Scholey, Valentina Bellè, Ken Bones, Alessandro Sperduti, Dustin Hoffman, Giorgio Caputo
Generi
Biografico / Drammatico / Storico / Popolari
Ideatore
Frank Spotnitz
1
Il peccato originale: La famiglia Medici subisce un grave lutto con la morte del suo patriarca, Giovanni. Quando l'erede designato, Cosimo, scopre che il padre è stato avvelenato decide di tenere la notizia per sé e di mettere Marco Bello, il suo uomo di fiducia, alla ricerca dell’assassino.
2
La cupola e la dimora: La guerra sta gettando Firenze nel caos. Piero, figlio unico di Cosimo, è desideroso di combattere ma sua moglie Lucrezia cerca di trattenerlo. Marco Bello, intanto, continua a indagare sull’omicidio di Giovanni e risale a un farmacista che potrebbe sapere qualcosa.
3
La peste: Marco Bello scopre che l'assassino dello speziale che ha fornito la cicuta per assassinare Giovanni è Lupo Corona, un amico di Albizzi, che però muore di peste prima di rivelare il mandante dell'omicidio. Albizzi, intanto, insinua che la pestilenza è dovuta a una punizione divina per l'operato dei Medici, che avrebbero finanziato la costruzione della cupola con l'usura e, sobillando la popolazione, esorta a distruggerla. I Medici, rifugiatisi fuori Firenze per sfuggire al contagio, sono in gravi difficoltà perché la guerra e la peste hanno bloccato i commerci e non possono pagare i creditori né concedere prestiti. Piccarda, la madre di Cosimo, si ammala di peste ma esorta Cosimo a tornare a Firenze, dove affronta Albizzi e il risentimento del popolo. La situazione è disperata: anche i banchieri senesi a cui i Medici avevano chiesto un prestito, falliscono per la peste, mentre Lucrezia perde il bambino che portava in grembo e Piccarda muore. Per salvare la famiglia, Lorenzo decide di vendere i lanifici dei Medici. Nel frattempo Cosimo fa trasportare i malati di peste all'interno della cattedrale, facendo sì che gli uomini di Albizzi non possano distruggere la cupola. Giorni dopo, con l'inganno Albizzi attira Cosimo nel palazzo della signoria e lo fa arrestare con l'accusa di aver assassinato il medico che aveva scoperto l'avvelenamento di Giovanni e lo speziale.
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Il giorno del giudizio: Vent'anni prima Giovanni si servì di Cosimo per orchestrare un grave colpo agli Albizzi, gettando così le basi per una profonda riforma del sistema oligarchico fiorentino, basato non più sul sangue nobile ma sulla potenza economica e l'abilità politica, ma in ciò risiede anche l'origine dell'odio tra le due famiglie. Nel presente, Albizzi riesce a portare dalla sua parte uno dopo l'altro tutti i membri della Signoria, e a nulla valgono i tentativi di Piero e Contessina per cercare di influenzare il processo o smascherare le false accuse di Rinaldo. Senza altre alternative, Lorenzo preleva 50.000 fiorini dalle casse della banca, usandoli per reclutare i mercenari di Sforza e mettere Firenze sotto assedio, ponendo come condizione per la pace la liberazione del fratello e l'esilio della famiglia Albizzi. Rinaldo, pur sapendo che in caso di attacco Firenze sarebbe del tutto impossibilitata a difendersi, rifiuta di tornare sulle proprie posizioni in nome del suo ottuso odio per i Medici e Cosimo viene condannato a morte, ma all'ultimo momento Contessina riesce a persuadere la Signoria a modificare il suo verdetto, ottenendo in cambio del ritiro dei mercenari la commutazione della condanna a morte per suo marito in esilio da Firenze. Cosimo, però, è decisamente contrariato, in quando se nella condanna a morte riusciva ancora ad intravedere una speranza di rivalsa per la famiglia l'esilio invece costerà ai Medici il loro potere su Firenze, e per manifestare ulteriormente il suo odio per la moglie decide di andare in esilio da solo, lasciando Contessina e Piero a casa alla guida della banca.
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La tentazione: Mentre i Medici sono in esilio a Venezia, Albizzi impone il suo dominio sulla città di Firenze. Contessina, rimasta sola, non è al sicuro, ma Cosimo è troppo impegnato a difendersi dalle strategie dei veneziani per preoccuparsi della sorte della moglie.
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Predominio: Quando Albizzi finisce in cella per aver tentato di farsi tiranno della città, il ritorno dei Medici a Firenze può dirsi un trionfo. La Signoria è propensa a condannarlo a morte, ma Papa Eugenio IV, rifugiatosi a Firenze dopo i disordini di Roma, chiede clemenza per lui: la situazione si complica.
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Il purgatorio: La Signoria ora ha un posto vacante e Cosimo è chiamato a scegliere chi dovrà occuparlo. Piero pensa che sia arrivato il suo momento, ma anche il banchiere Pazzi ha messo gli occhi sul seggio...
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L'epifania: Pazzi è riuscito a convincere il Papa a togliere ai Medici l'incarico di gestire le imposte ecclesiastiche, ma Cosimo non vuole arrendersi a perdere ciò per cui ha tanto lottato. Maddalena, intanto, scopre di essere incinta.
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Vecchi rancori: 1469: Dopo anni di solido potere instaurato dal defunto Cosimo, la Banca Medici si trova in difficoltà. Piero, il capofamiglia, è vittima di un violento agguato: ferito, viene salvato dai figli ventenni Lorenzo e Giuliano che accusano Jacopo Pazzi, nemico storico della loro famiglia, di tentato omicidio.
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Un uomo solo: Dopo aver preso il posto del padre nella guida degli affari familiari, Lorenzo si reca a Roma con la madre Lucrezia per chiedere il sostegno del Papa. Al corrente di questa mossa, i Pazzi contattano Francesco Salviati per cercare di mandare all'aria il piano dei Medici. Giuliano, nel frattempo, incontra la nuova musa di Sandro Botticelli, la bellissima Simona Vespucci, e se ne innamora.
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Ostacoli e opportunità: Il papa è morto e al suo posto si trova adesso Sisto IV che nomina Salviati, cugino dei Pazzi, arcivescovo di Pisa. Lorenzo risponde stringendo un'alleanza commerciale con Sforza, in modo da impedire al nuovo porporato l'ingresso in città, ma Jacopo approfitta della fuga d'amore di Bianca con Guglielmo per compromettere, nelle votazioni della Signoria, l'astuta mossa dei Medici.
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Il prezzo del sangue: A Volterra viene scoperto un giacimento di allume, pregiato minerale usato nella lavorazione dei tessuti, e Lorenzo stipula degli accordi con l'amico volterrano Stefano Maffei in modo da prevenire conflitti col Papa, cui appartiene il monopolio. Nel frattempo, Jacopo Pazzi ordisce una congiura per assassinare Maffei, riuscendoci: la situazione degenera e scatena una sanguinosa guerra tra le due città.
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Legàmi: La fortuna sembra sorridere ai Medici: Lorenzo e Clarice hanno appena avuto un bambino e l'amicizia con Francesco Pazzi garantisce la pace a Firenze. Ma quando Sisto IV obbliga Sforza a cedergli Imola, il fragile equilibrio creato con Venezia e Milano viene messo seriamente in pericolo. Per questo Lorenzo pensa di mandare Giuliano nella città emiliana, ma il fratello rifiuta per non lasciare sola Simonetta.
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Alleanza: Approfittando dei timori di Lorenzo per la tenuta dell'alleanza con Milano e Venezia, i Pazzi scatenano un tumulto nella vicina Città di Castello. Giuliano, distrutto dal rifiuto di Simonetta, decide così di partire per sedare la rivolta, mentre il Papa dichiara guerra al comune sedizioso. Così, con i Medici impegnati su più fronti, Jacopo Pazzi può finalmente avanzare la sua candidatura a gonfaloniere di Firenze.
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Tradimento: Dopo l'ennesima sconfitta i Pazzi hanno deciso che è tempo di sbarazzarsi definitivamente dei Medici. Francesco Pazzi e Salviati congiurano insieme al conte Montesecco per convincere il Papa a organizzare un'ambasciata di pace a Firenze in modo da creare una trappola per assassinare contemporaneamente Lorenzo e Giuliano.
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Consacrazione: I Pazzi riescono a mettere in atto il loro violento piano colpendo durante la messa in Duomo. Jacopo occupa Palazzo Vecchio e proclama una nuova Repubblica Fiorentina, ma il popolo è ancora dalla parte dei Medici e insorge, invocando a gran voce Lorenzo.
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Sopravvivenza: A pochi mesi dalla Congiura dei Pazzi si accende lo scontro a distanza tra Lorenzo, ancora animato dallo spirito di vendetta, e papa Sisto IV. Il crudele conte Riario, ultimo dei congiurati in vita, cerca di approfittare della situazione per far scoppiare una guerra tra Firenze e Roma. Mentre la famiglia Medici viene a sapere dell'esistenza di Giulio, figlio illegittimo del defunto Giuliano, in città arriva un frate domenicano che fa subito breccia nel cuore del Magnifico: Girolamo Savonarola.
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I Dieci: L'entrata in campo del Regno di Napoli, nello scontro tra Firenze e Roma, rischia di segnare la fine dei toscani e tra i Priori c'è chi inizia a dubitare delle capacità di Lorenzo. Il Magnifico, con un'abile mossa, trova uno stratagemma per esautorare i Priori sostituendoli con il Consiglio dei Dieci, composto da uomini a lui fedeli. Nel frattempo, Clarice, incinta, viene mandata in campagna con i bambini, ma la famiglia subisce un attacco ordito dagli uomini di Riario.
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Fiducia: A Napoli, Lorenzo prova con difficoltà a convincere il re Ferrante d'Aragona ad abbandonare l'alleanza col papa. E mentre il Magnifico, con l'aiuto della bellissima Ippolita Sforza, cerca di conquistarsi la fiducia del sovrano, Firenze resta sotto l'assedio delle truppe papali con il popolo e Clarice che temono di essere stati abbandonati. Per riuscire nella sua impresa Lorenzo mette a rischio la sua stessa vita.
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Innocenti: Dopo sette anni di guerra, Lorenzo spera di chiudere i conti con Sisto IV ottenendo la firma di un trattato di pace tra i vari regnanti italiani ma Riario, sperando di far saltare le trattative, attacca la città di Ferrara, alleata di Firenze. Logorato dalla situazione, il Magnifico decide così di avviare suo figlio Giovanni alla carriera ecclesiastica per aumentare l'influenza dei Medici nella Curia romana. Nel frattempo Lucrezia, ormai anziana, coinvolge sempre più Clarice nella gestione della banca e dei suoi segreti.
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La Santa Sede: Sisto IV è morto. Lorenzo e Clarice si recano a Roma per sostenere l'elezione del loro candidato al soglio pontificio, ma devono confrontarsi con le trame di Riario che mira a far eleggere suo cugino Raffaele. I Medici trovano un'inaspettata alleata però in Caterina Sforza, moglie di Riario. Nonostante gli sforzi della famiglia, il nuovo Papa Cybo si rivela difficile da controllare mentre, a Firenze, Savonarola arringa contro Lorenzo per la sua influenza nel conclave.
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Un uomo senza importanza: Lorenzo comincia a mostrare i primi sintomi di una grave malattia mentre i suoi nemici politici decidono di attaccarlo, mettendo in dubbio la solidità e la provenienza dei capitali della Banca Medici. Tra questi, Tommaso Peruzzi, un tempo sostenitore della famiglia, ora desideroso di portare alla luce uno scandalo che condannerebbe i Medici all'esilio. Per coprire il misfatto ed evitare perdite, il Magnifico rischia una nuova guerra e medita di uccidere Peruzzi.
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Anime perdute: Savonarola, che aveva raccolto la confessione di Tommaso, denuncia la sua uccisione e accusa apertamente Lorenzo, che però continua a negare. Clarice, che ha scoperto di essere incinta e spera in un nuovo inizio per lei e il marito, comincia a sospettare la verità. Per continuare la sua strategia di controllo sulla Santa Sede, il Magnifico promette la mano della figlia Maddalena al figlio del Papa, scatenando una crisi familiare che porta alla rottura con la moglie.
8
Il destino della città: In lutto per la perdita di Clarice, Lorenzo si lascia convincere da Bernardi che l'unica soluzione per non perdere tutto sia uccidere Savonarola, il cui seguito si fa sempre più grande. Il frate, ormai, predica apertamente il rovesciamento dell'ordine costituito per fondare una nuova Gerusalemme. Il piano di Lorenzo è pronto e gli assassini reclutati, ma il figlio Piero, amico di Tommaso Peruzzi, comunica le intenzioni del padre a Savonarola, mettendo a rischio la vita del genitore e della famiglia.